Nella seduta del 26 maggio 1863, con 166 voti su 263 votanti, Giovanni Battista Cassinis è eletto Presidente della Camera, mentre 48 voti vanno al Presidente uscente Tecchio e 29 a Crispi. Nel discorso di insediamento, il neoeletto Presidente, pur sottolinenando la sua natura schiva e il suo temperamento di studioso, ritiene che, prima di ogni altra considerazione e al di là delle proprie inclinazioni, sia dovere di ciascuno servire la Patria nel modo in cui viene richiesto. Egli vuole, inoltre, leggere nella propria designazione un riconoscimento indiretto alla memoria di Cavour, di cui fu stretto collaboratore, soprattutto per quanto riguarda l'impegno per l'unificazione legislativa del Regno.