Le elezioni politiche del 27 e 28 marzo 1994, regolate dal nuovo sistema elettorale prevalentemente maggioritario, segnano un sostanziale punto di svolta nel panorama politico italiano. In entrambi i rami del Parlamento le Presidenze vengono affidate a due esponenti della maggioranza, rompendo una convenzione quasi ventennale, che fino a quel momento aveva affidato la Presidenza della Camera al maggior partito di opposizione. Nella seduta inaugurale della XII legislatura, il 16 aprile 1994, Irene Pivetti, esponente della Lega nord, è eletta al quarto scrutinio, Presidente della Camera dei deputati, riportando 347 voti su 617 votanti. Lo stesso giorno Irene Pivetti ribadisce, nel suo discorso di insediamento, la centralità della Camera in quanto espressione diretta della volontà popolare e presidio delle libertà costituzionali. Dopo aver affidato alla protezione di Dio la sua futura azione di Presidente, sottolinea come la legislatura che si apre debba affrontare un complesso programma di riforma istituzionale e costituzionale, per il quale auspica il concorso e la collaborazione di tutte le forze politiche.