Nell'ambito del fascismo, è nominato un comitato nazionale elettorale, composto da cinque membri designati dal Gran consiglio del fascismo: Michele Bianchi, Cesare Rossi, Giacomo Acerbo, Aldo Finzi e Francesco Giunta. A questi viene affidato l'incarico di sovraintendere alla composizione della lista di 356 candidati. In questo "Listone" entrano uomini politici liberali e democratici come Antonio Salandra, Vittorio Emanuele Orlando ed Enrico De Nicola, e fuoriusciti del Partito popolare come Stefano Cavazzoni, Egilberto Martire e Paolo Mattei Gentili.