«Io vidi una bellissima scena: i nostri soldati entrarono in Roma per Porta Pia e andarono di filata sino a Montecitorio. Fosse caso o disegno, non lo so; ma per far cammino passarono dinanzi ai più stupendi monumenti di Roma» - scriveva Edmondo De Amicis a proposito del 20 settembre 1870.
La bandiera italiana sventola sul portale: la veduta di conseguenza ripropone la frontalità trionfalistica dei primi progetti per la Curia Innocenziana, ma il rapporto tra significante e significato, tra edificio e simbolo, è mutato. La Curia è ridiventata il palazzo di Montecitorio, anzi 'Montecitorio' tout court. L'edificio resta, nella sua eloquenza architettonica, come una macrostruttura che traversa indenne il corso del tempo, ma la vita si rinnova e Montecitorio diventa la casa della democrazia.