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Portale storico della Camera dei deputati

Presidenti

Giuseppe Biancheri

Nasce a Ventimiglia (Imperia) il 2 dicembre 1821
Deceduto a Torino il 26 ottobre 1908
Laurea in Giurisprudenza; Avvocato

XVI Legislatura del Regno d'Italia

Tornata del 12 giugno 1886

L'11 giugno 1886 Giuseppe Biancheri è riconfermato, per l'ottava volta, Presidente della Camera, con 421 voti su 447 votanti. Nel riprendere il posto a capo dell'Assemblea esprime il proposito di continuare a meritare la fiducia in lui riposta dai colleghi deputati compiendo il suo dovere con «lealtà, rettitudine, imparzialità». Fa appello al patriottismo dei presenti, ricordando «il retaggio di grandi doveri» che derivano dai gesti gloriosi che hanno portato il Parlamento a Roma, per perseguire l'interesse della Nazione e mantenere la fedeltà al sovrano, indicato ad esempio per tutti quelli che hanno in mano le sorti della Patria.

XVI Legislatura del Regno d'Italia

Tornata del 18 novembre 1887

Per la nona volta, la terza consecutiva dopo un periodo di interruzione, Biancheri è chiamato, il 17 novembre 1887, a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati, con 268 voti su 303 votanti. Dopo i ringraziamenti ai deputati per l'avvenuta elezione, nel discorso di insediamento ricorda di essere unito a tutti i presenti in Aula, di qualsiasi fede politica essi siano, dagli ideali «della santità del dovere, del patriottismo disinteressato, del culto della giustizia, dell'abnegazione di sé stessi, della virtù del sacrificio». Non manca un pensiero per le truppe impegnate in Africa, nell'anno iniziato con la sconfitta di Dogali.

XVI Legislatura del Regno d'Italia

Tornata del 30 gennaio 1889

Il discorso di insediamento di Giuseppe Biancheri, dopo la decima elezione a Presidente della Camera dei deputati, avvenuta il 29 gennaio 1889, con 255 voti su 291 votanti, muove dalla convinzione di dovere l'onore della carica alla sua lunga e provata fedeltà ai principi liberali e parlamentari. L'oratore elogia le istituzioni parlamentari, che si sono dimostrate le più adatte a risolvere i problemi del Paese e a realizzare lo Stato liberale. Ricorda che in Italia esse sono protette da «qualsiasi mutamento inconsulto come da ogni partigiana inconsideratezza», in virtù del patto stretto fra il Re e la Nazione. Il Presidente afferma poi che non basta difendere le istituzioni parlamentari, bisogna attuarle, affinché manifestino i loro proficui effetti e si impegna a svolgere il proprio compito con totale imparzialità.

XVI Legislatura del Regno d'Italia

Tornata del 27 novembre 1889

Con la votazione del 26 novembre 1889, con 242 voti su 267 votanti, Giuseppe Biancheri accede al suo undicesimo mandato presidenziale alla Camera dei deputati. Nel discorso di insediamento manifesta la convinzione che chi serve la Patria, con tutte le proprie forze e al massimo delle proprie capacità, non sarà dimenticato dalla coscienza nazionale, come dimostra il culto riservato a quanti lottarono per l'unificazione dell'Italia. Porta a sostegno della sua tesi, fra l'altro, il ricordo sempre vivo di Garibaldi e il dolore destato dalla recente scomparsa di Benedetto Cairoli. Assicura ai deputati che l'Italia, sempre pronta a onorare quanti la servirono, ricorderà anche il loro impegno di legislatori. Il Presidente guarda poi con orgoglio al lavoro già svolto dall'Assemblea nell'arco della XVI legislatura ed auspica che i lavori parlamentari procedano con la medesima alacrità.